All’interno del nostro corpo avvengono innumerevoli reazioni chimiche che trasformano le sostanze in modo da permettere la vita. Per agevolare alcune di queste reazioni, rendendole più veloci ,e quindi tali da necessitare un minore impiego di energia, il nostro corpo si serve degli enzimi.
Alcuni enzimi hanno il compito di agevolare l’idròlisi, ossia una reazione in cui le molecole vengono scisse per mezzo dell’acqua. Tra questi enzimi esiste la fosfatasi alcalina (ALP) che “lavora” sui gruppi di fosfato.
La fosfatasi alcalina è presente in tutti i tessuti, del corpo umano ma particolarmente nel fegato, nei reni, nelle ossa, nella mucosa intestinale e nella placenta, e con la sua azione collabora al normale processo di mineralizzazione ossea.
I valori della fosfatasi alcalina variano a seconda dell’età e della condizione fisica (per esempio con la gravidanza): uno stesso valore se riscontrato in alcune fasce di età pediatrica potrebbe essere troppo basso, mentre se riscontrato in un adulto potrebbe essere troppo alto. Anche i valori di riferimento possono variare da laboratorio a laboratorio, in funzione della tipologia di piattaforma utilizzata, tuttavia un esempio di tabella di limiti inferiori di normalità per la fosfatasi alcalina, in funzione dell’età e del sesso del paziente, è la seguente:
Età | Maschi | Femmine |
< 1 mese | 60 | 60 |
1-11 mesi | 70 | 70 |
1-3 anni | 125 | 125 |
4-11 anni | 150 | 150 |
12-13 anni | 160 | 110 |
14-15 anni | 130 | 55 |
16-19 anni | 60 | 40 |
≥ 20 anni | 40 | 40 |